Tiburno – Il giovane chef Meschini presto sul piccolo schermo
Il giovane chef Marco Meschini di Tivoli sarà presto sul piccolo schermo.
Meschini sarà il conduttore e il protagonista di “Lazio in Tavola”, un programma di 10 puntate di 30 minuti, realizzato dall’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio.
Lo scopo del programma, che andrà in onda su Alma TV, al canale 65 del Digitale Terrestre, sarà valorizzare il PAT, il prodotto agroalimentare tradizionale del Lazio, quello che un tempo si sarebbe definito “un prodotto tipico”.
Per farlo, lo chef Meschini partirà ogni volta per un viaggio in una delle cinque provincie laziali, rendendo protagonista di ogni puntata un prodotto agroalimentare locale. Per poi ricominciare un secondo tour regionale.
In questi excursus si palerà ad esempio del pecorino di Amatrice e della Marzolina, il formaggio di capra di Frosinone; a Rieti invece la star sarà il pomodoro Ovalone, un tempo sparito dalle ceste dei mercati e riapparso grazie alla riscoperta dei semi da parte del Centro Appenninico del Terminillo Carlo Jucci.
“Lazio in Tavola” non sarà solo quindi un programma sulle curiosità storico-alimentari dei prodotti tipici, ma anche un contenitore di interviste ai produttori, uniti alla realizzazione di una ricetta con il prodotto del giorno.
Sebbene la data di inaugurazione del programma non sia ancora stata stabilita, si può dire senza paura di sbagliare che bisognerà aspettare Carnevale per seguirlo, nella fascia oraria del primo pomeriggio.
Nato nel 2001 a Tivoli, lo chef Marco Meschini ha studiato all’Istituto Alberghiero di Rieti, poi ha fatto numerose esperienze in hotel, come in un 3 stelle Michelin a Bergamo.
Durante la pandemia è diventato food blogger e chef a domicilio, riuscendo a realizzare due dei suoi più alti obiettivi: realizzare una cena privata per Ciro Immobile, il bomber della Lazio, e lavorare con Simone Rugiati, lo chef protagonista di Cuochi e Fiamme.
“Con i social mi sono messo in mostra”, racconta il cuoco ventunenne, “ho fatto cene con attori e calciatori che mi hanno dato credibilità e visibilità, e poiché non credo troppo alla fortuna, penso che tutto questo sia arrivato grazie alla mia caparbietà. Per paradosso, la pandemia per me è stata un dono: mi ha permesso di raggiungere i miei primi obiettivi. Ora vorrei fare un programma di cucina e scrivere un libro, in cui vorrei abbinare le ricette ad uno stato d’animo”
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